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Vitamine nello sci di fondo: l'integrazione razionale

a cura di Luigi Ferritto

Negli ultimi venti anni la ricerca scientifica ha approfondito e chiarito il rapporto tra alimentazione e pratica sportiva. Non esiste più alcun dubbio sul fatto che il regime alimentare abbia una diretta influenza sulla qualità della performance atletica, specie nello sci di fondo, e che esso va adattato al fabbisogno energetico e alle caratteristiche individuali (età, altezza, peso) dello sportivo. Nella dieta variegata di un fondista, un posto importante è occupato dagli alimenti ricchi di vitamine, fondamentali nel metabolismo e, più in generale, per godere di buona salute. Le vitamine svolgono una azione protettiva fondamentale, definite dagli esperti come i veri “spazzini dell’organismo” agendo, infatti, contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
La sola alimentazione non è però sufficiente a soddisfare il fabbisogno vitaminico. La ragione è semplice: a causa dei processi di maturazione artificiale e conservazione a cui sono sottoposti gli ortaggi e delle lavorazioni che subiscono molti cibi, l’apporto vitaminico può risultare impoverito.
Al contempo, ci sono situazioni particolari che richiedono un supplemento di vitamine                                                           

 Per i fondisti non tutte le vitamine hanno la stessa importanza specifica: per questa ragione, nella dieta è bene privilegiare alimenti e bevande che contengono le vitamine A, B, C ed E.
La vitamina A è presente in quasi tutti i vegetali freschi, negli alimenti di origine animale, nel latte e nelle uova (questi ultimi da consumare con moderazione perché ricchi di colesterolo) e contribuisce al mantenimento della pelle sana e di una visione normale.                                                                            

Le vitamine del complesso B forniscono energia all’organismo convertendo i carboidrati in glucosio, che l’organismo “brucia” per produrre energia. Sono fondamentali nel metabolismo dei grassi e delle proteine. Inoltre, le vitamine B sono necessarie per il normale funzionamento del sistema nervoso e si possono considerare il fattore principale per la salute dei nervi. Sono essenziali per il mantenimento del tono muscolare e per la salute della pelle, dei capelli, degli occhi, della bocca e del fegato. Tutte le vitamine del complesso B sono costituenti naturali del lievito di birra, fegato e cereali integrali.                                                                                                                                                   
La vitamina C, invece, è fondamentale per il buon funzionamento del sistema immunitario e nella sintesi di collagene, che, a sua volta, rinforza vasi sanguigni, pelle, muscoli ed ossa. Oltre che negli agrumi, è contenuta nei vegetali a foglia verde, nei peperoni, nei pomodori e nei kiwi.                                               

Infine, la vitamina E, di cui sono ricchi i semi e gli oli da essi derivati, i cereali, la frutta e gli ortaggi, è un antiossidante che contribuisce al mantenimento dell’integrità cellulare.
Che cosa unisce queste vitamine? Il fatto che siano presenti in quantità ridotta nei tessuti muscolari e che il loro fabbisogno, in un fondista, aumenti quanto più l’attività fisica (allenamenti giornalieri, gare) si fa intensa.                                                                                                                                                              

A rischio di carenze sono i fondisti che si impongono restrizioni caloriche e cercano di perdere chili drasticamente per mantenere il peso forma o per rientrare nei limiti di categoria, ma anche coloro che escludono dalla dieta uno o più gruppi alimentari (come gli sportivi vegetariani ). In tutti questi casi, dietro consiglio del medico sportivo, i fondisti possono ricorrere a specifici prodotti multivitaminici con minerali e oligoelementi per compensare squilibri nutrizionali e non pregiudicare le loro performance sportive.                                                                                                                                                      

In caso di uso prolungato di un determinato integratore, qualora ci si trovasse in particolari condizioni (prime fra tutte la giovane età) o si soffrisse di determinati disturbi o patologie, è necessario il parere preventivo del medico. In nessun caso gli integratori alimentari vanno intesi come sostituti di una dieta variata, a cui possono soltanto ed eventualmente affiancarsi per sopperire a determinate carenze o aumentati fabbisogni di alcuni nutrienti; stabilire il reale bisogno di un integratore alimentare spetta esclusivamente a figure professionali preparate in materia di alimentazione e nutrizione umana, fermo restando che è buona regola consultare sempre il proprio medico per accertare l'assenza di qualsivoglia controindicazione.

 

 Per corrispondenza: Dr. Luigi Ferritto

 Medico sociale di: “Sci Club Fondo Matese”
 e-mail: luigiferritto@email.it